
Il violino
Le origini del violino e i primi liutai

Com'è fatto un violino?
Il violino è composto da una cassa armonica e dal manico innestato nella parte superiore della cassa. La cassa armonica, di lunghezza tradizionale di 34,9 ed i 36,2 cm, è costruita in legno di abete rosso e la forma ricorda vagamente un otto. Esso è composto anche da due aperture, chiamate effe per la loro caratteristica forma, e che influiscono sul suono del violino. Sulla parte superiore del manico è incollata la tastiera, realizzata in ebano, sulla quale vengono premute le corde e passano dai piroli ad un sostegno all'inizio del manico, chiamato capotasto, poi queste vengono fissate alla cordiera, che per mezzo di un cavo viene collegata al bottone.
Storia dello strumento
Andrea Amati intorno al 1555, infatti è considerato il padre del violino moderno e la sua innovazione fu seguita e migliorata dai suoi discendenti e dai suoi contemporanei. Nel XIX secolo, il violino divenne centrale nella musica da camera e orchestrale. Il romanticismo ha visto compositori scrivere opere monumentali sul violino, come Ludwing van Beethoven e Johannnes Brahms e, in quest'epoca, esso si prestava bene alle esigenze musicali del secolo e continuò quindi ad essere utilizzato con frequenza nel panorama musicale del secolo.

I primi liutai
Fra il XVI e il XVII secolo nasce la grande scuola cremonese, inaugurata da Amati e portata avanti da liutai di fama mondiale, come Giuseppe Guarnieri e Antonio Stradivari, ha svolto un ruolo molto importante nello sviluppo e nel perfezionamento del violino. In epoca rinascimentale, non era solo uno strumento musicale, ma anche un simbolo di intersezione di arte, scienza e musica, elementi che hanno formato nel loro insieme un tessuto culturale molto ricco e variegato.Famosi violinisti italiani
Niccolò Paganini
Niccolò Paganini fu un violinista, violista, chitarrista e compositore italiano, considerato fra i più importanti esponenti della musica romantica. Fin dalla più giovane età Niccolò prese dal padre le prime lezioni di musica sul mandolino e in seguito fu indirizzato, sempre dal padre, allo studio del violino. Nel 1795, al teatro di Sant'Agostino, eseguì alcune variazioni per chitarra e violino di sua invenzione sull'aria piemontese La Carmagnola.

Antonio Lucio Vivaldi
