La batteria

Storia ed evoluzione della batteria

Breve storia dello strumento

Le origini dello strumento risalgono alla seconda metà del XIX secolo, negli Stati UnitiLa genesi avviene con la fusione di vari componenti percussivi durante le esibizioni bandistiche fino a formare una batteria di tamburi molto simile a quelle odierne. Fin dal jazz del 1920 la batteria è stato uno strumento fondamentale della musica popolare, coniugato o sostituito in seguito dalla batteria elettronica soprattutto nella musica elettronica. L'attuale batteria nasce da problemi di spazio; infatti in principio, lungo le strade di New Orleans (Louisiana), c'erano enormi bande che suonavano per strada, in corteo, ed ogni elemento dell'attuale batteria era suonato da una singola persona, come nelle fanfare militari odierne. La prima batteria al piombo-acido era costituita da alcuni pezzi di piombo in un barattolo di acido solforico. Le versioni moderne non sono molto diverse, sono solo più facili da produrre e contengono vari additivi per migliorare le prestazioni.

Componenti della batteria

  • Tamburi: sono strumenti importanti nella batteria, appartenenti alla categoria dei membranofoni. Hanno forma cilindrica e sono dotati di due pelli, una sul fondo in cui il suono è prodotto percuotendo con battenti;
  • Rullante: è il tamburo principale della batteria; viene posizionato tra le gambe del batterista e sorretto da un supporto chiamato "reggirullante". Viene suonato solitamente con la mano sinistra, mentre la destra suona piatti o altre percussioni;
  • Grancassa: è il tamburo della tonalità più bassa della batteria. È costruita in legno, con una forma cilindrica e cava. Conferisce infatti il ritmo alla canzone e, nel pop e nel rock, si lega alla ritmica del basso.
  • Piatti: appartengono alla famiglia degli idiofoni e sono in bronzo per la fascia di qualità medio-alta, mentre sono in ottone per la fascia economica.

La batteria in Italia

La batteria compare per la prima volta in Italia dagli anni trenta e poi comincia a diffondersi nel Paese. Ma è specialmente nel dopoguerra con le grandi band e batteristi americani che la batteria è uno strumento singolo, degno di studi accademici.

Alcuni Famosi batteristi

Stewart Copeland

Stewart Copeland è stato il batterista del trio "The Police", oltre che compositore e autore di colonne sonore per la Tv e il cinema. E' uno dei batteristi più famosi e iconici degli ultimi 40 anni, con uno stile che unisce il rock, il punk e il reggae in maniera unica e inimitabile. Copeland
nasce il 16 Luglio 1952 ad Alexandria, in Virginia (USA), ma all'età di un anno si trasferisce a Beirut, in Libano, per il lavoro del padre, ex agente della CIA.

Dave Grohl

Oltre ad essere uno dei batteristi più famosi in assoluto, Dave Grohl è una delle moderne icone del rock, ex batterista dei Nirvana, attualmente leader della rock band Foo Fighters, polistrumentista, produttore e attore. Grohl non ha mai studiato formalmente con un insegnante: il suo approccio consisteva nel suonare sui suoi dischi preferiti o con i gruppi in sala prove. Ha sempre dato molta importanza al feeling, più che all'aspetto prettamente tecnico.
Nel 1990, dopo essersi trasferito a Seattle, si unisce alla band dei Nirvana.

John Bonham

John Bonham è da molti considerato come il più grande e influente batterista rock di sempre. In poco più di un decennio, con il gruppo inglese dei Led Zeppelin, ha inciso alcuni tra i brani più rappresentativi della storia del rock, rivoluzionando per sempre il modo di suonare la batteria.
John Henry Bonham nasce a Redditch, in Inghilterra, il 31 maggio del 1948 e fin da bambino si appassiona alle percussioni, cominciando a suonare il rullante all'età di 10 anni.

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